A metà luglio 2016 sono state apportate 173 modifiche al testo del decreto 50/2016.
Il Nuovo Codice conferma l’impianto del testo preliminare del 3 marzo 2016 e la formulazione in base alla legge delega del 28 gennaio 2016, n. 11, approvata dalle Camere il 14 gennaio 2016 e contiene recepimenti dei pareri del Consiglio di Stato, delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Unificata.
Le novità per i professionisti tecnici riguarderanno:
– Programmazione e progettazione: cambiano i livelli della progettazione, le principali figure coinvolte e la suddivisione dei compiti;
– per i contratti pubblici differenti modalità di selezione degli affidatari degli incarichi e delle modalità di gara;
– bandi e avvisi nei settori ordinari,
– aggiudicazione degli appalti nei settori ordinari,

Nello specifico le principali novità riguardano:

  • semplificazione, snellimento e riduzione delle norme in materia,
  • rafforzamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nel sostegno alla legalità;
  • declinazione di pianificazione, programmazione e progettazione, fasi fondamentali per la stazione appaltante, modalità di affidamento individuando i principi comuni a tutti i tipi di affidamento: trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione, applicabilità dei contratti collettivi al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto dei contratti, applicabilità della legge 241/1990, il RUP, le fasi delle procedure, i controlli sugli atti di affidamento e i criteri di sostenibilità energetica e ambientale;
  • disciplina delle regole procedurali per ogni tipologia contrattuale:
  • disciplina dei passaggi: verifica della soglia comunitaria e requisiti di qualificazione della stazione appaltante, modalità di affidamento e scelta del contraente, bandi, avvisi, selezione delle offerte, aggiudicazione, esecuzione, della verifica e collaudo;
  • superamento della Legge Obiettivo attraverso strumenti di programmazione delle infrastrutture, insediamenti prioritari e l’espresso richiamo all’applicazione delle procedure ordinarie;
  • introduzione di una forte limitazione all’appalto integrato, ammesso solo in casi eccezionali quali la finanza di progetto o il contraente generale;
  • introduzione sul contenzioso di un nuovo rito abbreviato in camera di consiglio sull’impugnativa dei motivi di esclusione;
  • disciplina dei rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale;
  • introduzione del Documento di gara unico europeo;
  • trasparenza e dematerializzazione (gare elettroniche, banche dati);
  • rivisitazione degli albi per direttori lavori e collaudatori.
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