AREE DI CRISI INDUSTRIALE:

Pubblicato in Gazzetta il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che stanzia oltre 165 milioni di euro – di cui 80 dal Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 – per gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva per le aree interessate da situazioni di crisi industriale.

LOCALITA’ AMMESSE AI CONTRIBUTI: in particolare le risorse del PON saranno destinate al sostegno di programmi di investimento produttivo, di tutela ambientale e di innovazione dell’organizzazione nelle zone in difficoltà economica delle Regioni: BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA E SICILIA.

DECRETO: Il decreto concerne l’integrazione delle risorse finanziarie destinate all’attuazione degli interventi di cui alla legge n. 181/1989 per la riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali.

AREE DI CRISI: Riconosciute cinque nuove aree di crisi industriale complessa: Savona nella Regione Liguria (testo del decreto 21 settembre 2016); Terni – Narni nella Regione Umbria (testo del decreto 7 ottobre 2016); Frosinone nella Regione Lazio (testo del decreto 12 settembre 2016); Porto Vesme (testo del decreto 13 settembre 2016); Porto Torres nella Regione Sardegna (testo del decreto 7 ottobre 2016); Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.268 del 16 novembre 2016.

BENEFICIARI: imprese costituite in forma di società di capitali, ivi incluse le società cooperative e le società consortili.
INVESTIMENTI: gli investimenti devono prevedere spese per almeno 1,5 milioni di euro.

CONTRIBUTI: le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con contributo a fondo perduto in conto impianti; contributo a fondo perduto alla spesa; finanziamento agevolato.

ITER: si avvia così l’iter di predisposizione dei Progetti di riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) delle aree con l’obiettivo di favorire:

  • la ripresa delle attività industriali;
  • la salvaguardia dei livelli occupazionali;
  • il sostegno dei programmi di sviluppo l’attrazione di nuovi investimenti;
  • la riqualificazione e il recupero ambientale;
  • L’intervento prevede un’azione congiunta tra Amministrazioni centrali e regionali al fine di attivare i diversi strumenti messi in campo per il rilancio del territorio.

Le specifiche saranno pubblicate in seguito non appena rese disponibili dal Ministero.