È stato presentato al Senato il 30 novembre del 2016 il Disegno di Legge del Testo unico sull’amianto nell’ambito della II Assemblea Nazionale sull’Amianto promossa dalla Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.

Un disegno di legge di 128 articoli a prima firma Camilla Fabbri (presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, Pd) che ha lo scopo di riordinare, coordinare e integrare tutta la normativa in materia di amianto.

I titoli del provvedimento sono otto e toccano diverse materie: dall’ambiente alla sicurezza del lavoro, dallo sviluppo alla giustizia.

Tra le novità più importanti l’obbligo di denuncia e di bonifica, esteso a tutti gli edifici, compresi quelli privati, per poter garantire una mappatura affidabile da parte di Regioni e Asl e l’obbligo di trasmissione da parte del medico e dell’Asl ai Centri operativi regionali (Cor) delle informazioni relative ai pazienti, in caso di accertamento della malattia, ai fini dell’inserimento nel registro tumori presso l’Inail (ReNaM).

Obiettivo infatti è mappare tutto l’amianto e censire le patologie, senza più discrepanze regionali.

Tra le altre misure vi è la riconversione delle aree industriali dismesse, a favore della riqualificazione e sviluppo territoriale, e l’istituzione dell’Agenzia Nazionale Amianto.

Sul piano processuale, è stato previsto il raddoppio dei termini delle indagini preliminari e della prescrizione e il patrocinio a spese dello Stato per le vittime dell’amianto e i familiari, in modo tale che sia garantita giustizia.

Disegno di legge Testo Unico amianto