La pandemia ha messo in crisi la salute pubblica e di riflesso l’economia mondiale. Anche quest’anno l’1 maggio cade in un periodo delicato, in cui è necessario più che mai restare vicino ad aziende, dipendenti e, soprattutto, a chi un lavoro lo ha perso e lo sta cercando.

Aziende, il report dell’Istat

L’Istat ha diffuso un interessante report che ha fotografato la situazione delle aziende italiane in tempi di Covid.

Il 68,4% delle imprese (che rappresentano il 66,2% dell’occupazione) dichiara una riduzione del fatturato
nei mesi giugno-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel 45,6% dei casi il fatturato si è ridotto
tra il 10% e il 50%, nel 13,6% si è più che dimezzato e nel 9,2% è diminuito meno del 10%. Rispetto a quanto rilevato per il bimestre marzo-aprile 2020, si conferma dunque un’elevata incidenza di imprese con il valore delle vendite in flessione (erano il 70%) ma si riduce l’intensità: il 41,4% delle imprese aveva infatti riportato una riduzione del fatturato superiore al 50% rispetto agli stessi mesi del 2019, il 27,1% tra il 10 e il 50% e il 3% meno del 10%.

Scende anche l’incidenza di casi di mancata realizzazione di fatturato (1,9% rispetto al 14,6% di marzo/aprile) mentre si amplia la quota di imprese con valori del fatturato stabili (19,9% rispetto a 8,9% di marzo/aprile) o in aumento (il 9,8% rispetto al 5%). In particolare il 3,8% dichiara un aumento inferiore al 10% e il
6,0% superiore a tale soglia.

A pagare il dazio maggiore alla crisi è il Sud Italia. Sul territorio, la quota di imprese con vendite in crescita risulta superiore alla media nazionale nella provincia autonoma di Trento (17,5%), in Veneto (12,5%) e Abruzzo (12,3%). Sul versante opposto, la quota di imprese che fanno registrare una flessione del fatturato superiore al 50% è più alta nel Lazio (18,3%), in Sicilia (17,4%), Campania (17,3%) e Calabria (17,1%).

Perché si festeggia l’1 maggio

Questa è la situazione attuale delle aziende italiane che si inserisce in un quadro già di per sé poco roseo. Ma perché si festeggia l’1 maggio? Una domanda che ricorre spesso in questo periodo.

L’1 maggio 1867 a Chicago, Illinois, fu deliberata la prima legge che riduceva a 8 le ore lavorative. 19 anni dopo una dura protesta indetta dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions chiese al governo l’estensione della misura anche agli Usa, dando come scadenza della richiesta l’1 maggio 1886, pena l’inizio di uno sciopero ad oltranza.

All’astensione del lavoro partecipò anche la fabbrica di mietitrici McCormick di Chicago, e che dunque già godeva della giornata di lavorativa da 8 ore, dove si svolsero duri scontri tra polizia e manifestanti che si conclusero con morti e feriti derivati soprattutto dall’esplosione di una bomba lanciata da alcuni manifestanti che contestavano la brutalità degli interventi delle forze dell’ordine.

In ricordo di quei sanguinosi fatti fu individuato, a partire dal 1887, l’1 maggio come festa dei lavoratori 

Festa del lavoro, il ruolo di Network gtc

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