Ristori economici per le famiglie in difficoltà: chi ne ha diritto
Ristori economici per le famiglie in difficoltà, mezzo miliardo di euro in arrivo. A metterlo a disposizione il Governo, attraverso il Decreto Sostegni bis. La somma verrà suddivisa tra i Comuni. Toccherà ai sindaci utilizzarla per aiutare le famiglie in difficoltà, che a causa del Covid, non riescono a fare fronte al pagamento dei costi “essenziali” per la sopravvivenza. Il Decreto è in dirittura d’arrivo al massimo per la prossima settimana. Questi fondi in particolare saranno destinati al pagamento delle bollette per luce, acqua e gas e per i canoni di affitto.
L’esecutivo potrà disporre di questa somma grazie all’ulteriore scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro. La cifra, infatti, è indicata nel Def per fare fronte a nuovi interventi in favore di famiglie e attività in difficoltà.
Le misure saranno gestite dai Comuni. Probabilmente le regole per accedere a questi aiuti saranno le stesse previste per l’erogazione dei buoni spesa.
Ristori economici, i parametri
Per quanto riguarda le bollette, l’aiuto si sommerà a quello Arera, che riconosce a chi ha un ISEE inferiore a 8.265 euro, a chi presenta un reddito non superiore a 20.000 euro e almeno 4 figli a carico e ai titolari di pensione o reddito di cittadinanza, uno sconto automatico, che verrà riconosciuto dopo aver verificato i dati INPS risultanti dalla dichiarazione sostitutiva Unica, senza bisogno di fare domanda.
In materia di affitti i Comuni, quando la pandemia Covid stava già creando evidenti problemi economici nel corso del 2020, avevano potuto accedere al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, per erogare contributi economici in favore di quelle famiglie che non riuscivano a pagare il canone di fitto. La somma erogata era pari alla differenza tra il costo reale del canone a carico del conduttore e quello che avrebbe dovuto corrispondere per vivere in una casa popolare.