Il lavoro è uno dei pilastri cardini della vita di ognuno di noi. Lavorare in un ambiente gratificante e stimolante è un requisito imprescindibile. Nel caso contrario, questo potrebbe rappresentare uno dei motivi per decidere di cambiare il proprio lavoro.  

Fare sacrifici, farsi ore in viaggio per giungere sul posto di lavoro, per operare in ambienti non soddisfacenti può provocare un grande senso di frustrazione.

Cambiare lavoro non è mai una cosa facile, non è una scelta a cuor leggero che può essere presa senza considerare una molteplicità di fattori.

Con l’avanzare degli anni, crescendo, iniziamo a trasformare il nostro progetto lavorativo in base alle nostre esigenze, alle nostre priorità e competenze. Diventa, così, indispensabile adattare il nostro lavoro alle nostre vite.

I motivi per cambiare lavoro

Possono esistere due scenari diversi per chi decide di cambiare lavoro:

  1. Scenario Positivo: sei in un momento molto positivo della tua carriera, il tuo lavoro è gratificante e stimolante, ciò che produci alza nettamente il livello qualitativo della tua azienda e magari il tuo Capo ti ha anche offerto un ruolo nuovo.
    Ecco, questo è proprio il momento migliore per guardarti intorno: valuta nuove prospettive di lavoro, guarda come si sta muovendo il mercato del lavoro, ciò che cercano le altre aziende e perché non accettare un’offerta di lavoro ancora più gratificante, con orari più flessibili e compensi maggiori?
  2. Scenario Negativo: hai la fortuna di fare il lavoro che ti piace ma la sfortuna di farlo in un contesto negativo e angosciante. In questi casi purtroppo ciò che ne risente di più è la propria condizione psicologica che ti porterà ad odiare anche il ruolo che hai sempre voluto ricoprire. Ciò, purtroppo, comporterà a lungo termine una netta diminuzione della produttività.  Inevitabilmente, in situazioni come queste, ti accorgi che è arrivato il momento di andare via e cambiare lavoro.

4 Consigli utili

Se ti trovi nello Scenario Negativo, hai lasciato il tuo lavoro e non hai un piano ben preciso, non affrettare le cose e non farti prendere dal panico.

Evita di:

  1. Mandare Curriculum senza un obiettivo mirato;
  2. Candidarti a qualunque offerta di lavoro che ti salti all’occhio;
  3. Accettare condizioni che all’apparenza sembrano migliori ma che, con un po’ di lucidità in più, si riveleranno peggiori di quelle che hai appena lasciato;
  4. Scendere a compromessi pur di trovare un nuovo lavoro nel breve tempo.

Il più delle volte, chi agisce d’istinto senza prendersi il giusto tempo, passerà dalle stelle alle stalle, senza nemmeno accorgersene.

Agire con lucidità, valutando i pro e i contro, cercando di capire qual è il lavoro più giusto alle proprie esigenze, richiede sicuramente un tempo maggiore ma eviterai sicuramente di rivivere situazioni poco piacevoli che ti riporteranno al punto di partenza.

Come decidere di cambiare lavoro a 30, 40, 50 anni

Decidere di cambiare lavoro è una scelta importante, a qualsiasi età si faccia. Chiaramente, però, ogni età ha delle condizioni diverse, delle opportunità diverse.

Cambiare lavoro quando si è più giovani offre sicuramente una scelta più ampia, per diversi motivi:

  1. Il Recruiter che selezionerà un nuovo candidato da assumere sarà più propenso ad assumere un figura Junior perché, avendo meno esperienza, richiederà un compenso minore;
  2. Un giovane avrà meno difficoltà nell’adattarsi in un contesto lavorativo nuovo, diverso da quello da cui si proviene, riuscirà ad omologarsi al meglio alle nuove modalità di lavoro.