È ancora tempo di formazione

Con decreto n. 31 del 24 febbraio è stato approvato il differimento per la presentazione delle domande al Fondo Nuove Competenze (FNC), protraendo alla stessa data la stipula degli accordi collettivi per la rimodulazione degli orari di lavoro.
Si conferma così una linea di tendenza orientata a vantaggio della formazione professionale, intesa quale fondamentale opportunità di aggiornamento delle competenze individuali in una prospettiva di utilità aziendale.

Istituito dal Decreto Rilancio quale supporto economico nella fase di post pandemia da Covid, il Fondo Nuove Competenze, gestito da Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), costituisce un’occasione irrinunciabile per una crescita mirata dei lavoratori secondo le nuove esigenze imprenditoriali, garantendo, al contempo, la funzionalità e la competitività aziendale, entro un progetto di riforma del mercato italiano da potenziare in conformità ai parametri europei.
Grazie ai contributi dello Stato e del FSE – PON Spao, il Fondo stabilisce il rimborso del costo delle ore di lavoro destinate alla frequentazione di percorsi di formazione dei lavoratori, che possono così usufruire di una possibilità di sviluppo delle proprie competenze senza ricadute sulle retribuzioni dei dipendenti e, soprattutto, senza costi per le aziende.
Le percentuali di copertura dei costi sono calcolare in modo da garantire il 60% della retribuzione oraria netta corrisposta al lavoratore e il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali. Per ogni lavoratore è previsto il rimborso da un minimo di 40 ore di formazione a un massimo di 200 ore.
Premessa indispensabile all’accesso al Fondo è la stipula degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, da sottoscrivere in intesa con gli accordi sindacali, accettati a livello documentario, e in conformità alle indicazioni date dall’articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio, e dall’articolo 4 del Decreto Agosto.

Il progetto di sviluppo delle competenze

Gli interventi fissati dall’edizione 2022 sono prevalentemente rivolti all’acquisizione di capacità funzionali alle nuove esigenze derivate dalla transizione digitale ed ecologica, con il coinvolgimento dei Fondi interprofessionali.
I progetti devono mirare all’accrescimento delle competenze dei lavoratori individuabili nelle seguenti classificazioni internazionali:

  • Competenze digitali di base (DigComp 2.1)
  • Competenze digitali specialistiche (e-Competence Framework 3.0)
  • Competenze sulla transizione ecologica (ESCO)
  • Competenze referenziate all’interno dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni.

Il progetto deve inoltre dare evidenza alle modalità:

  • di valorizzazione del patrimonio di competenze possedute dal lavoratore
  • di personalizzazione dei percorsi di apprendimento, sulla base della valutazione in ingresso
  • di messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite.

Il progetto è rafforzato se risulta oggetto di finanziamento, alla data di presentazione dell’istanza. In virtù di tale rafforzamento è stata prorogata al 27 marzo 2023, in considerazione delle tempistiche di ammissibilità delle imprese e di realizzazione dei progetti), di un Fondo Paritetico Interprofessionale, ove ricorra l’adesione da parte del datore di lavoro.
Si intende finanziato dal Fondo Paritetico Interprofessionale anche quel progetto che abbia ricevuto solo parte del finanziamento purché l’intero percorso formativo sia realizzato secondo la disciplina del Fondo, ivi compresa l’attività di verifica e controllo.
Si garantisce così la possibilità per ogni azienda di formare il proprio personale in modo del tutto gratuito.

I percorsi formativi devono essere realizzati e rendicontati entro 150 giorni dall’approvazione della domanda. Il datore di lavoro, al momento della presentazione dell’istanza, può optare per lo svolgimento della formazione nei 110 giorni dall’approvazione della domanda e provvedere alla rendicontazione nei 40 giorni dalla conclusione dei percorsi di sviluppo delle competenze.

Destinatari del Fondo Nuove Competenze

Possono presentare istanza di ammissione ai contributi tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, che siano in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e amministrativo, che non siano in condizione fallimentare e che non abbiano contenziosi giudiziari con Anpal, oltre ad aver sottoscritto accordi collettivi entro il 27 marzo 2023.

Presentazione della domanda

Ciascun datore di lavoro è tenuto a presentare una singola istanza con un unico progetto formativo. Solo nel caso in cui la formazione coinvolga più categorie di lavoratori (dirigenti e non) e il «datore di lavoro aderisca per tale circostanza a due diversi Fondi Paritetici Interprofessionali» (fonte Anpal) sarà possibile presentare due distinti progetti al Fondo, ma sempre in un’unica istanza, debitamente formulata. A ogni domanda dovrà essere allegato l’accordo collettivo. L’istanza d’ammissione al contributo dovrà essere inviata mediante la piattaforma informatica messa a disposizione dall’Anpal per la presentazione e la gestione delle istanze, a cui sarà possibile accedere tramite SPID, CIE o CNS.

Un aiuto concreto

Network GTC è attivo nel sostenere le aziende in vista della possibilità di cogliere l’opportunità di crescita offerta dal Fondo nuove competenze, agevolando l’iter di compilazione e di presentazione dell’istanza. Un supporto fattivo in grado di accompagnare le imprese nelle varie fasi di ammissione al contributo e di ottimizzarne la realizzazione, attraverso l’erogazione di opportuni servizi di formazione.

Valentina Lotoro