INVITALIA, agenzia nazionale per lo sviluppo, ha reso noto il differimento dei tempi di presentazione della domanda di agevolazione, oltre all’estensione della platea dei potenziali beneficiari per il Bonus Export Digitale.
Si compie così un ulteriore passo a sostegno dell’internazionalizzazione dell’imprenditoria italiana

Promuovere il Brand Italia

Espressione fattiva dell’impegno congiunto del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e dell’agenzia ICE a favore della valorizzazione del Mady in Italy, il Bonus interviene a garantire un apporto sostanziale al programma di espansione delle quote italiane nel commercio internazionale, disciplinando la concessione e l’erogazione di un contributo a fondo perduto finalizzato a sviluppare attività di esportazione e di internazionalizzazione.
Finalità della misura è promuovere l’investimento in soluzioni digitali per l’export, da impiegare in funzione di una ottimizzazione delle potenzialità delle imprese attive nel settore manifatturiero, costituite anche in forma di reti e consorzi.

I beneficiari del Bonus Export Digitale

Riservato, originariamente, alle sole micro-imprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a due milioni di euro, il bonus è stato esteso, con provvedimento del 14 dicembre 2022, alle piccole imprese manifatturiere, con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore ai 10 milioni di euro.
Le aziende interessate devono avere sede in Italia; devono essere in stato di attività, con iscrizione al Registro delle imprese e devono operare nel settore manifatturiero con codice ATECO: C.
Nello specifico, il contributo è destinato alle industrie alimentari e alle aziende del legno e del mobile, come anche a quelle operanti nel confezionamento di articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia; sono, altresì, ammesse al fondo le imprese attive nella fabbricazione di prodotti in metallo. Altre attività manifatturiere indicate nell’avviso di INVITALIA, sono quelle impegnate nella lavorazione di gioielli, plastiche, gomma, pelli e prodotti chimici, ma anche nell’ambito dei macchinari e delle apparecchiature, della stampa, dell’elettronica e degli elettromedicali.

Il finanziamento

La misura Bonus Export Digitale prevede la concessione di contributi in regime de minimis, pari a 4.000 euro a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro, e di 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA a 25.000 euro.  I fondi così ripartiti vengono destinati all’implementazione di soluzioni digitali, anche in funzione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione in linea con il settore di competenza. Vengono, pertanto, incentivate la realizzazione di siti e-commerce e/o app mobile, l’attivazione di programmi di digital marketing e servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano, ma anche l’iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing.

Il termine per la presentazione delle domande di agevolazione, come anche di iscrizione alle nell’elenco delle società fornitrici, inizialmente fissato al 15 luglio 2022, è stato prorogato fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Il contributo è erogato in unica soluzione, a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici.

Presentazione della domanda

Le domande devono essere inoltrate dal rappresentante legale dei soggetti richiedenti, esclusivamente in modalità online. Per richiedere le agevolazioni è necessario essere in possesso di Spid, di casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e di firma digitale.
Ciascuna impresa, singolarmente o tramite una rete o un consorzio, può presentare una sola richiesta di contributo.

Un aiuto concreto

Infotel Sistemi s.r.l. un supporto fattivo alle imprese interessate al bonus, attraverso l’erogazione di servizi informatici differenziati sulla base delle varie esigenze aziendali, ma anche attraverso l’organizzazione e la gestione di percorsi formativi, condotti a vantaggio della crescita delle imprese in termini di professionalità e competenze qualificate.