La Storia della Festa dei Lavoratori

Il primo maggio si distingue nel calendario come un simbolo potente di resistenza e solidarietà per i lavoratori di tutto il mondo. Da Roma a Città del Messico, da Pechino a São Paulo, le Nazioni celebrano la Festa dei Lavoratori, o Festa del Lavoro. Il cosiddetto Labor Day è invece celebrato negli Stati Uniti, Australia e Canada il primo lunedì di settembre. Tuttavia, l’origine della festa dei Lavoratori è proprio Statunitense.

Torniamo al 4 maggio del 1886, a Chicago, Illinois, dove una pacifica manifestazione per le 8 ore lavorative si trasformò in una delle pagine più buie della storia del lavoro. La piazza Haymarket divenne teatro di uno scontro sanguinoso: un attacco della polizia si concluse con una tragedia di morte, dolore e ingiustizia.

Nella metà dell’ottocento, le condizioni dei lavoratori erano ben distanti da quelle odierne. La sicurezza non era contemplata e la giornata lavorativa si estendeva fino alle 16 ore. La mancata tutela dei lavoratori e la crescente consapevolezza dei propri diritti smosse gruppi di attivisti anarchici e unioni sindacali a protestare per un cambiamento radicale. L’aspra e inaspettata lotta culminò in 11 morti tra civili e polizia, oltre 120 feriti e più di 100 arresti.

L’esito del processo fu di condanna a morte per impiccagione per tutti gli arrestati, suscitando l’indignazione degli operai in tutto il mondo. Dalla morte nacquero i “Martiri di Chicago”, simbolo del sacrificio e della resistenza dei lavoratori. E proprio quel sangue versato innaffiò i semi di un cambiamento globale, spingendo i lavoratori di tutto il mondo a unirsi in una causa comune.

“Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi” furono le parole di August Spies, uno degli esponenti dello schieramento dei lavoratori.

Al Congresso Internazionale di Parigi del 20 luglio 1889, 3 anni dopo l’accaduto, ancora risuonava l’eco della tragedia di Haymarket. E, in quell’occasione, il primo maggio fu proclamato giorno internazionale dei lavoratori, un anniversario per ricordare, riflettere e rivendicare.

L’Italia introdusse ufficialmente la festa nel 1891 e la sospese nel ventennio fascista. In quegli anni, la celebrazione fu fusa con il Dies Romana, il Natale di Roma, una festività legata alla fondazione leggendaria della città eterna, secondo cui Romolo fondò Roma il 21 aprile del 753 a.C.

Il Significato e la Celebrazione di Oggi

Oggi, la Festa dei Lavoratori è molto più di un ricordo; è una viva espressione di attualità e resistenza.

Il 1° maggio è occasione di manifestazioni, cortei ed eventi per discutere delle problematiche urgenti del mondo del lavoro, come la precarietà, la disoccupazione e le disparità salariali, e per riaffermare le rivendicazioni fondamentali dei lavoratori. Questo è anche un giorno dedicato alla riflessione e all’impegno collettivo. La Festa del Lavoro invita lavoratori, cittadini e rappresentanti politici a rinnovare il loro impegno per un futuro lavorativo più equo e sicuro. È una chiamata all’azione per affrontare le sfide emergenti in un panorama lavorativo in rapido cambiamento.

In Italia, il primo maggio si tinge di tradizioni particolari, che esprimono l’italianità in tutto e per tutto. Si approfitta del recente arrivo della primavera e del nostro clima mediterraneo per celebrare il primo maggio con gite fuori porta e pic-nic all’aperto. La Festa dei Lavoratori è per noi un momento di condivisione sociale e di pausa dal lavoro quotidiano. Le città si animano con concerti, spettacoli e manifestazioni culturali che si presentano come elementi necessari alla vita dell’uomo per stabilire l’equilibrio tra lavoro e tempo libero contribuendo a mantenere vivo il legame tra la festa e il suo significato profondo che partiva proprio da uno slogan che recitava “8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire”.

In un mondo che evolve incessantemente, la Festa dei Lavoratori rimane un simbolo di unità e determinazione che rivendica l’obiettivo comune di giustizia e dignità sociale. Così, il Primo Maggio, celebra i passi compiuti e quelli da compiere verso un futuro migliore, sostenuto dall’ideale di un lavoro dignitoso per tutti.