Dal 1° ottobre 2024, la sicurezza nei cantieri edili in Italia si arricchisce grazie ad un nuovo strumento considerato rivoluzionario: la patente a crediti. Questo sistema, delineato dal decreto in vigore recentemente approvato, introduce un metodo innovativo pe promuovere comportamenti responsabili tra lavoratori autonomi e imprese, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti sul lavoro e garantire e rafforzare la sicurezza in questi ambienti.

La patente a crediti

La patente a crediti si inserisce in quadro normativo che coinvolge le imprese e i lavoratori autonomi, che operano nei cantieri temporanei e mobili. A partire dal 1° ottobre 2024, sarà infatti obbligatorio possedere questo documento per poter lavorare in questi ambienti, con l’eccezione di coloro che svolgono solamente forniture o prestazioni di natura intellettuale. Questo sistema mira infatti a contrastare il lavoro nero, incentivando la formazione continua e il rispetto delle normative sul posto di lavoro garantendo la massima sicurezza.

Funzionamento e sanzioni

Il decreto in vigore che regola la patente a crediti prevede 10 articoli che disciplinano le modalità di sospensione cautelare della patente. In particolare, il decreto introduce due ipotesi di sospensione: una obbligatoria e una facoltativa. La sospensione obbligatoria si implica in caso di infortuni mortali sul lavoro, a condizione che la responsabilità sia imputabile al datore di lavoro, al suo delegato e al dirigente, a titolo di colpa grave. La sospensione facoltativa, invece, viene disposta in caso di infortuni che causino insufficienza permanente o una menomazione irreversibile, imputabile a colpa grave del datore di lavoro o dei suoi rappresentanti.

Il Consiglio di Stato, nel parere n. 01090/2024 sullo schema di decreto attuativo, ha rilevato un cambiamento rispetto al dettato normativo (art. 27 del dl n. 19/2024) che, invece, vede la sospensione sempre come una facoltà rimessa agli ispettori da utilizzare in presenza d’infortuni anche con conseguenze dell’inabilità e non solo della morte del lavoratore.

Inoltre, il Consiglio ha sottolineato che, sebbene questa scelta restringa il margine discrezionale dell’INL, essa rimane compatibile con il quadro normativo, purché non si elimini completamente la possibilità di sospendere la patente in casi particolarmente gravi. Ha raccomandato di pubblicare il decreto in Gazzetta Ufficiale entro il 30 settembre 2024, per garantire la legittimità dell’entrata in vigore prevista per il 1° ottobre.

Un futuro più sicuro nei cantieri

L’introduzione della patente a crediti è considerato un passo importante verso una maggiore tutela dei lavoratori e una riduzione degli incidenti sul lavoro. Il decreto in vigore ha introdotto delle modifiche rispetto alle previsioni iniziali, nonostante l’obiettivo finale rimanga invariato: è importante promuovere la sicurezza e la legalità nei cantieri edili attraverso un sistema di qualificazione rigoroso e trasparente. Con questa nuova misura, l’Italia rafforza sempre di più la cultura della sicurezza sui posti di lavoro, ponendo le basi per un futuro in cui il lavoro nei cantieri viene considerato più sicuro, protetto e rispettoso delle normative vigenti.

In conclusione, è importante che la patente a crediti possa realmente trasformarsi in uno strumento efficace di prevenzione e tutela per le istituzioni e per le imprese, fino ai singoli lavoratori. Inoltre, per la riuscita di tutto ciò, risulta fondamentale la collaborazione collettiva dei lavoratori, in modo da adottare una cultura della sicurezza che metta al centro la protezione della vita umana. Solo con l’impegno condiviso si può ridurre significativamente il numero di incidenti nei cantieri creando un ambiente sostenibile per tutti.