La Regione Lazio ha emesso un avviso pubblico per incentivare l’adozione di sistemi di gestione della parità di genere nelle micro imprese. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura aziendale che favorisca l’empowerment femminile, l’autostima e l’autodeterminazione sul posto di lavoro.

Termini domande, soggetti beneficiari ed esclusi

Le domande per accedere al contributo partono dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024, fino alle ore 17:00 del 27 agosto 2025. La Regione, inoltre, si riserva la possibilità di chiudere anticipatamente la procedura in caso di esaurimento dei fondi disponibili.

Possono beneficiare del contributo le imprese che, al momento della domanda, rispettano i seguenti requisiti:

  • Iscrizione al Registro delle Imprese Italiano con almeno una sede operativa nel Lazio.
  • Rientrano nei parametri di Micro o Piccola Impresa, secondo il Regolamento UE 651/2014.
  • Hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) nel 2023.
  • Non possiedono ancora la Certificazione di Parità di Genere

Inoltre, sono escluse dal contributo le imprese che operano nei settori della produzione primaria dei prodotto agricoli, dalla pesca e dall’acquacoltura, secondo quando previsto dal Regolamento De Minimis.

Tipologia di Interventi Ammissibili

L’avviso prevede due principali agevolazioni:

  1. Contributo per l’ottenimento della prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, rilasciata da un organismo accreditato da Accredia.
  2. Diritto di utilizzo del marchio “Impresa Rosa Regione Lazio”, riservato alle imprese che abbiano ottenuto la Certificazione di Parità di Genere, anche senza aver beneficiato del contributo regionale.

Regime di Aiuti e Importi del Contributo

Il contributo è concesso in regime De Minimis, è a fondo perduto e legato all’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere. L’importo è fisso e varia in base al numero di dipendenti, calcolati in Unità Lavorative Annue riferite al 2023 o all’ultimo esercizio finanziario chiuso. È importante notare che il contributo non è cumulabile con altri aiuti di Stato per lo stesso scopo. Qualora l’impresa abbia già richiesto altri contributi per la certificazione, sarà necessario rinunciarvi prima di accedere a questo.

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