La Giornata Internazionale per la Parità di Retribuzione, celebrata ogni anno il 18 settembre, rappresenta uno dei momenti chiave nella lunga battaglia verso la giustizia retributiva tra uomini e donne. Questo obiettivo, promosso dalle Nazioni Unite, si basa sul principio fondamentale dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione, con un’attenzione particolare alle disuguaglianze che colpiscono le donne in ambito lavorativo.

A livello globale, le donne continuano a essere pagate meno degli uomini per lo stesso lavoro. Il divario retributivo di genere, stimato intorno al 20%, rappresenta una delle principali ingiustizie che ostacolano il progresso verso la parità di genere. Questo problema colpisce ogni parte del mondo e viene ulteriormente aggravato da fattori come la maternità, le disuguaglianze strutturali e gli stereotipi di genere radicati nella società.

Il Contesto Globale e gli Obiettivi delle Nazioni Unite

La lotta per la parità di retribuzione si inserisce nel più ampio impegno delle Nazioni Unite per il raggiungimento della parità di genere, che è uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) da raggiungere entro il 2030. Tra gli altri aspetti, le Nazioni Unite sottolineano l’importanza di promuovere l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, evidenziando come la disuguaglianza retributiva sia uno degli ostacoli principali da superare.

Uno degli aspetti che contribuisce a questo divario è la svalutazione delle donne, specialmente delle migranti, nei settori informali dell’economia. Questi lavori sono spesso caratterizzati da condizioni precarie, bassa retribuzione e l’assenza di benefici sociali. Inoltre, le donne sono frequentemente responsabili di un maggiore carico di lavoro assistenziale non retribuito, come la cura di bambini e anziani, che comporta ulteriori svantaggi in termini di opportunità lavorative.

La Situazione in Europa e in Italia

Il divario retributivo di genere è una sfida presente anche nell’Unione Europea, dove le politiche per l’uguaglianza retributiva sono promosse attraverso il Pilastro europeo dei diritti sociali e la Strategia per la parità di genere 2020-2025. Tuttavia, il gender pay gap varia notevolmente tra i diversi Paesi membri. Secondo i dati Eurostat del 2022, il divario medio di retribuzione nell’UE era del 12,7%, con l’Estonia che registrava il gap più alto (21,3%), mentre il Lussemburgo mostrava un divario negativo (-0,7%), dove le donne guadagnano più degli uomini.

In Italia, il divario retributivo di genere è tra i più bassi d’Europa, inferiore al 5%. Tuttavia, questo dato, sebbene positivo, non deve far dimenticare che le donne italiane continuano ad affrontare significative barriere nel mondo del lavoro, legate a pratiche di assunzione discriminatorie e difficoltà nel raggiungimento di posizioni di leadership.

La Certificazione UNI/PdR 125:2022: Strumento per la Parità di Genere

In risposta alla necessità di promuovere una cultura aziendale inclusiva e sostenibile, in Italia è stata introdotta la certificazione UNI/PdR 125:2022, che fornisce una linea guida per il sistema di gestione per la parità di genere. Questo strumento mira a trasformare la cultura organizzativa, valorizzando le diversità individuali e professionali, migliorando le performance aziendali e promuovendo la competitività.

La certificazione è un passo fondamentale per tutte le organizzazioni, pubbliche o private, che intendono adottare politiche per la parità di genere e beneficiare di vantaggi come sgravi fiscali e accesso preferenziale ai bandi pubblici. La sua implementazione è supportata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede un investimento di 9,81 miliardi di euro per politiche di inclusione sociale, tra cui la promozione della parità retributiva.

La parità di retribuzione è una questione che richiede un impegno globale e coordinato, con politiche incisive sia a livello nazionale che internazionale. Solo attraverso l’azione congiunta delle istituzioni, delle imprese e della società civile sarà possibile superare le disuguaglianze che ancora oggi penalizzano le donne in tutto il mondo. La Giornata Internazionale per la Parità di Retribuzione ci ricorda che c’è ancora molta strada da fare, ma ogni passo verso l’uguaglianza è un contributo fondamentale per un futuro più giusto e inclusivo.

Se anche tu e la tua impresa volete contribuire alla parità di genere sul luogo di lavoro e ricevere agevolazioni per una condotta equa ed etica rivolgiti a noi. 

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