Riforma per le imprese: fine degli incentivi automatici e nuove regole per quelli fiscali
Con l’introduzione del nuovo Codice degli incentivi, il governo si prepara a rivoluzionare il sistema di agevolazioni per le imprese. Tra le principali novità contenute nella bozza del decreto legislativo, emergono importanti cambiamenti che riguardano sia gli incentivi fiscali che quelli non fiscali, con la scomparsa di molte agevolazioni automatiche. Questo decreto legislativo rappresenta un passo cruciale nell’attuazione della legge delega n. 160/2023, volta a riordinare l’intero sistema degli incentivi e che sarà esaminato in un prossimo Consiglio dei Ministri.
I principi della riforma
La legge delega nasce con l’obiettivo di ridurre la frammentazione del sistema attuale, caratterizzato da procedure e regole differenti per ogni incentivo. Il nuovo Codice degli incentivi mira a creare una struttura unitaria, con criteri comuni e regole amministrative uniformi per facilitare l’accesso e la gestione delle agevolazioni da parte delle imprese.
Nuova classificazione degli incentivi e la fine di quelli automatici
La bozza del Codice introduce una netta separazione tra incentivi fiscali e non fiscali, riconoscendo le differenze tra le due categorie. Gli incentivi fiscali, come i crediti d’imposta e le deduzioni fiscali, saranno regolati da un regime speciale (art. 20), solo parzialmente soggetto ai principi generali applicabili agli incentivi finanziari, che restano invece regolati dai bandi pubblici.
Una delle principali novità è la cancellazione degli incentivi automatici, in passato gestiti direttamente dai contribuenti senza necessità di comunicazioni specifiche. Esempi noti sono il credito di ricerca e sviluppo e i bonus per investimenti 4.0. La scelta del governo è stata quella di abbandonare questi strumenti, allineato con il trend normativo degli ultimi anni, che ha visto una maggiore regolamentazione e controllo delle agevolazioni.
Due modalità di accesso agli incentivi
Il Codice distingue due procedure di accesso alle agevolazioni:
- Incentivi con valutazione tecnica: richiedono una fase istruttoria preliminare, assimilati per molti aspetti agli incentivi non fiscali, con regole uniformi stabilite dal Codice stesso.
- Incentivi basati su comunicazioni: come il nuovo credito 5.0, funzionano attraverso comunicazioni preventive e la prenotazione di fondi, con la raccolta di informazioni necessarie. I dettagli di queste procedure saranno definiti da normative future.