Nuove Direttive per la formazione in salute e sicurezza sul lavoro: cambiamenti in arrivo
Giugno 2024 segna una tappa importante per la formazione in salute e sicurezza sul lavoro. Il Ministero del Lavoro ha recentemente diffuso la bozza dell’Accordo Stato-Regioni, un documento che promette di trasformare il panorama normativo italiano. Redatto e approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni, l’Accordo è atteso con grande interesse.
Questa iniziativa rappresenta un punto di riferimento cruciale, accorpando i precedenti Accordi e le normative attuative del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008). Attualmente in fase di attesa per la pubblicazione ufficiale, l’Accordo mira a migliorare la formazione dei lavoratori e a garantire ambienti di lavoro più sicuri, contribuendo a ridurre i rischi professionali.
Le novità principali
Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la rimodellizzazione dei percorsi formativi. Sono state definite in modo preciso le modalità, i contenuti e le durate dei corsi, con l’inclusione di nuovi soggetti, come i Datori di lavoro, nel percorso di formazione obbligatoria.
Ma non è solo la struttura a cambiare: la valutazione passa a un livello superiore. Non si tratta più di una mera verifica dell’apprendimento, ma di una vera e propria verifica dell’efficacia della formazione. Questo approccio innovativo mira a superare i limiti del ciclo formativo tradizionale, puntando a risultati duraturi e significativi.
Un nuovo ruolo per i formatori
Il rinnovamento coinvolge anche i formatori. I criteri per l’accreditamento e i requisiti dei docenti sono stati ridefiniti, portando a un’evoluzione necessaria delle loro attività preparatorie. Per garantire un’interazione efficace, è previsto un numero massimo di 30 discenti per corso, con un rapporto di 1 docente ogni 6 partecipanti nelle attività pratiche.
Indicazioni metodologiche: un capitolo chiave
Il capitolo più stimolante dell’Accordo fornisce Indicazioni metodologiche per l’organizzazione e la gestione dei corsi. Si analizzano aspetti cruciali, dalla valutazione dei fabbisogni alla progettazione dei corsi, fino alla verifica post-formazione. L’obiettivo è monitorare il cambiamento effettivo nei partecipanti, misurando l’interiorizzazione dei concetti e l’acquisizione delle competenze necessarie per il loro ruolo in azienda.
Un approccio andragogico per il futuro
I formatori sono ora chiamati a elaborare un documento progettuale dettagliato, adottando un approccio metodologico di tipo “andragogico”. L’Accordo offre anche modelli di riferimento, ispirati alle linee guida europee EQAVET, per garantire la qualità della formazione professionale.
Questo nuovo ciclo formativo si propone di migliorare continuamente la qualità attraverso un monitoraggio costante e analisi dei risultati. Un esempio di innovazione in questo campo è il metodo Apprendability sviluppato da Tharsos, che promuove una cultura della salute e sicurezza non solo attraverso corsi, ma attraverso percorsi formativi interattivi e coinvolgenti.
Verso un Ambiente di apprendimento consapevole
In conclusione, queste nuove direttive rappresentano una vera e propria evoluzione nella formazione in salute e sicurezza sul lavoro. Si mira a creare un ambiente di apprendimento più consapevole e attivo, fondamentale per il benessere di tutti i lavoratori e l’efficienza delle organizzazioni. Il futuro della formazione è qui, pronto a essere scoperto e vissuto.