Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2024, il panorama politico ed economico americano si prepara a un cambiamento importante. Le ripercussioni potrebbero essere profonde anche nel campo della privacy. Durante il suo precedente mandato, Trump ha adottato un approccio di deregolamentazione e supporto al libero mercato. Questo ha favorito le grandi aziende tecnologiche e riducendo le restrizioni in diversi settori, inclusa la protezione dei dati.

La Privacy negli USA: un ritorno alla deregolamentazione?

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno visto un aumento dell’applicazione delle leggi sulla privacy, in particolare sotto l’amministrazione Biden. L’attività della Federal Trade Commission (FTC), ente responsabile dell’applicazione delle norme sulla privacy, si è intensificata. Tuttavia, gli esperti prevedono che un’amministrazione Trump potrebbe invertire questa tendenza, riducendo l’aggressività nei confronti delle violazioni della privacy delle aziende​.

Una politica meno restrittiva potrebbe dare alle aziende tecnologiche maggiore libertà nel trattamento dei dati personali dei consumatori, suscitando preoccupazioni tra gli attivisti della privacy. Inoltre, le politiche di deregolamentazione potrebbero influenzare anche le normative locali. Diversi stati potrebbero sentirsi costretti a rafforzare le proprie leggi in difesa della privacy per bilanciare un’eventuale lassismo federale​

Impatti sul trasferimento dei dati internazionali

La politica americana sulla privacy non si limita al proprio territorio; ha infatti forti implicazioni a livello internazionale. Riducendo le regolamentazioni sulla privacy, gli Stati Uniti rischiano di generare frizioni con l’Unione Europea, dove normative come il GDPR impongono standard elevati per la protezione dei dati. I conflitti passati sugli accordi di trasferimento dati tra Europa e Stati Uniti, come quello del Privacy Shield, evidenziano la delicatezza della questione.

Un’amministrazione Trump che si discosta dai requisiti della protezione dati dell’UE potrebbe destabilizzare ulteriormente queste relazioni e rendere difficili gli accordi futuri. Le aziende americane che operano a livello globale potrebbero trovarsi costrette a scegliere tra l’adeguarsi alle rigide normative europee o affrontare sanzioni e restrizioni nell’accesso al mercato europeo​

Le conseguenze globali: polarizzazione e divergenze regolatorie

La politica americana ha un impatto globale, e un secondo mandato di Trump potrebbe portare a una crescente polarizzazione tra i sostenitori di una maggiore regolamentazione della privacy e i fautori della libertà di impresa. Questo potrebbe tradursi in divergenze normative anche tra paesi alleati, come evidenziato da diversi analisti. La minore cooperazione tra Stati Uniti e Unione Europea, in particolare in ambito tecnologico e di cybersicurezza, rischia di creare standard frammentati, complicando la governance globale dei dati​

Possibili svolte sulla privacy

La vittoria di Trump nel 2024 segna un possibile punto di svolta nelle politiche sulla privacy, sia a livello nazionale sia internazionale. Con un ritorno alla Casa Bianca di un’amministrazione favorevole alla deregolamentazione, si prospettano anni di incertezze per i cittadini americani e sfide per le relazioni internazionali in materia di gestione dei dati. La privacy dei consumatori potrebbe diventare uno dei principali temi di scontro, portando a una separazione più netta tra gli approcci alla protezione dei dati dei diversi continenti.