L’IVA dichiara guerra alle frodi digitali: le nuove regole UE per il contrasto nell’economia online

Un nuovo pacchetto normativo contro le frodi fiscali nell’Unione Europea

La lotta contro le frodi IVA nell’era digitale entra in una nuova fase. Il 25 marzo 2025, nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (serie L), sono state pubblicate importanti misure approvate l’11 marzo 2025 per contrastare l’evasione fiscale online. Il pacchetto include la Direttiva 2025/516 e i Regolamenti 2025/517 e 2025/518, i quali aggiornano e integrano la Direttiva 2006/112/CE (direttiva IVA) e i Regolamenti UE n. 904/2010 e n. 282/2011.

L’entrata in vigore delle novità sarà graduale: l’applicazione è prevista a partire dal 1° gennaio 2027, con pieno regime fissato al 1° luglio 2030. Fanno eccezione due misure operative da subito: il nuovo regime IOSS e l’autorizzazione generale alla fatturazione elettronica.

Perché serve una rifusione della direttiva IVA?

Negli ultimi diciannove anni, la direttiva IVA ha subito numerose modifiche, diventando complessa e difficile da interpretare. Il moltiplicarsi di articoli con lo stesso numero, distinti da avverbi latini (ad esempio, l’art. 369 comprende circa quaranta sub-articoli), rende evidente la necessità di una rifusione completa della norma. Ciò aiuterebbe operatori e professionisti a navigare più agevolmente all’interno della normativa fiscale europea.

Marketplace digitali sotto la lente: nuove responsabilità dal 2028

Locazioni brevi e trasporti tramite piattaforme elettroniche

A partire da luglio 2028, i gestori di marketplace digitali saranno considerati “fornitori presunti” anche per:

  • servizi di locazione di alloggi a breve termine (massimo 30 giorni),

  • servizi di trasporto passeggeri su strada all’interno dell’Unione Europea.

Questo vale a meno che il prestatore effettivo comunichi alla piattaforma il proprio numero identificativo IVA del Paese in cui l’imposta è dovuta e dichiari di provvedere direttamente all’applicazione dell’IVA.

Se i servizi vengono erogati a consumatori finali, l’IVA dovrà essere versata nello Stato membro di esecuzione del servizio. Le prestazioni di alloggio saranno sempre soggette a IVA, poiché ritenute di natura alberghiera e non locativa.

Inversione contabile esterna: verso un’armonizzazione UE

Novità operative dal 1° luglio 2028

Con la stessa decorrenza, sarà introdotta una armonizzazione delle regole sull’inversione contabile (reverse charge) per le operazioni transfrontaliere. In particolare, si applicherà quando:

  • Il fornitore non è stabilito né identificato nello Stato membro in cui è dovuta l’imposta;

  • Il destinatario è un soggetto passivo identificato nello stesso Stato.

In tal caso, sarà il cessionario o committente a dover assolvere l’IVA. Si tratta di un’estensione del meccanismo già previsto per le prestazioni intracomunitarie e già adottato facoltativamente dall’Italia per le operazioni B2B internazionali.

Da segnalare: se il prestatore estero è identificato nello Stato membro dell’imposizione, sarà lui stesso il debitore dell’IVA. Gli Stati membri avranno comunque la facoltà di applicare il reverse charge anche alle operazioni con privati, secondo regole interne.

Operazioni intracomunitarie: arriva la fatturazione elettronica standardizzata

Invio in tempo reale e superamento dei modelli Intrastat

Dal 1° luglio 2030, i soggetti passivi saranno obbligati a trasmettere, per via elettronica, i dati delle operazioni intracomunitarie direttamente allo Stato membro di identificazione. L’invio dovrà avvenire in tempo reale, al momento dell’emissione (o dell’obbligo di emissione) della fattura.

Questo nuovo adempimento sostituirà definitivamente gli attuali elenchi riepilogativi Intrastat. Inoltre:

  • La fattura dovrà essere emessa entro 10 giorni dal verificarsi del fatto generatore dell’imposta;

  • Sarà possibile emettere fatture riepilogative per operazioni con imposta esigibile nello stesso mese, da inviare entro il 10 del mese successivo.

La fatturazione elettronica seguirà uno standard unificato europeo, rendendo il processo più efficiente e trasparente per le autorità fiscali.

Un’IVA sempre più digitale e tracciabile

Le nuove disposizioni europee mirano a rafforzare il contrasto all’evasione nell’economia digitale, coinvolgendo piattaforme, operatori e Stati membri in una rete di tracciabilità sempre più efficace. Per imprese, consulenti e professionisti del settore fiscale, è fondamentale anticipare le modifiche e prepararsi agli adempimenti futuri, puntando su sistemi digitali interoperabili e su una solida formazione normativa.

Ti potrebbe interessare:

EUR-Lex – Direttiva 2025/516:
https://eur-lex.europa.eu/

Agenzia delle Entrate – Fatturazione elettronica e normativa IVA:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/fatturazione-elettronica

Portale europeo della giustizia fiscale (per aggiornamenti normativi):
https://taxation-customs.ec.europa.eu