Meta utilizza i contenuti degli utenti per addestrare la sua IA anche in Europa

Dopo quasi un anno di stop imposto dall’Unione Europea, Meta riprende l’addestramento della propria intelligenza artificiale. Lo fa utilizzando contenuti pubblici degli utenti europei su Facebook, Instagram e altre piattaforme del gruppo.

Post e interazioni pubbliche con Meta AI

La società di Mark Zukemberg aveva già tentato in passato di usare i dati degli utenti per migliorare l’IA. Tuttavia, a giugno 2024 aveva dovuto fermarsi, in attesa del via libera da parte dei regolatori europei.

Ora il Comitato europeo per la protezione dei dati ha espresso un parere favorevole. Questo ha permesso di tornare a usare post, commenti e interazioni pubbliche. Anche i contenuti generati con Meta AI, l’assistente virtuale introdotto da poco in Europa, contribuiranno al processo.

Meta: un’IA che capisce meglio le culture europee

L’obiettivo di Meta è chiaro: creare un’intelligenza artificiale più consapevole delle lingue, culture e abitudini europee. L’azienda vuole che l’IA comprenda dialetti, modi di dire, conoscenze locali e anche stili comunicativi unici. Tra questi, l’ironia e il sarcasmo, molto usati in molti Paesi europei.

Gli utenti possono opporsi

Chi non vuole che i propri contenuti vengano usati ha una possibilità concreta. Meta ha predisposto un modulo di opposizione, accessibile tramite notifiche che arriveranno direttamente in app o via email. Gli utenti potranno negare il consenso in qualsiasi momento.

Esclusi i minori e i messaggi privati

Meta chiarisce che non userà i messaggi privati inviati tramite Messenger, WhatsApp o Instagram. Inoltre, non verranno inclusi i contenuti pubblici pubblicati da utenti sotto i 18 anni.

L’azienda vuole rassicurare gli utenti, garantendo un equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela della privacy.