Digitalizzazione e sicurezza sul lavoro: opportunità, rischi e strategie per il futuro

In occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro 2025, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL/ILO) ha pubblicato il rapporto “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”, offrendo un quadro chiaro di come le tecnologie digitali stiano trasformando profondamente il modo in cui viene tutelata la salute dei lavoratori.

Lavoro sano e sicuro nell’era digitale

La campagna 2023–2025 “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, promossa da EU-OSHA, sottolinea il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale (IA) e della digitalizzazione nel rendere più sicuri i luoghi di lavoro. Tecnologie come robot collaborativi, sensori intelligenti e realtà virtuale stanno migliorando la prevenzione e la gestione dei rischi professionali.

Ad esempio:

  • I robot eseguono attività pericolose, riducendo l’esposizione umana.
  • I sensori rilevano pericoli in tempo reale.
  • La realtà virtuale permette una formazione immersiva per la gestione delle emergenze.

Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie porta con sé nuove sfide: rischi ergonomici, psicosociali, privacy, e possibili forme di iper-sorveglianza.

Come la digitalizzazione sta trasformando la SSL

Secondo l’OIL, per garantire ambienti sicuri nell’era digitale serve un approccio proattivo, basato su evidenze, inclusivo e partecipato. Ecco i principali ambiti in cui la digitalizzazione sta incidendo:

1. Automazione e robotica

Le macchine intelligenti riducono il rischio di infortuni svolgendo compiti ripetitivi o pesanti. Ma bisogna gestire i rischi legati a guasti tecnici, rumori e nuove interazioni uomo-macchina.

2. Monitoraggio e sensori intelligenti

I wearable device e i sistemi basati su IA permettono il monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro, anticipando potenziali rischi. Tuttavia, è necessario tutelare la privacy e prevenire lo stress da controllo costante.

3. Realtà aumentata e virtuale

Strumenti immersivi potenziano la formazione su rischi e procedure di sicurezza. I pericoli? Affaticamento visivo, disorientamento e sovraccarico cognitivo.

4. Gestione algoritmica del lavoro

L’intelligenza artificiale può ottimizzare i carichi di lavoro e migliorare l’equilibrio vita-lavoro. Ma servono regole per evitare l’intensificazione dei ritmi e il controllo eccessivo.

5. Nuove modalità di lavoro

Telelavoro e piattaforme digitali offrono flessibilità, ma introducono anche rischi legati all’isolamento, alla postura e alla mancanza di delimitazione tra lavoro e vita privata.

Politiche e strategie per una digitalizzazione sicura

Il documento OIL raccomanda di:

  • Integrare la SSL nelle politiche nazionali sull’IA e la transizione digitale
  • Rivedere i quadri normativi, inclusi i protocolli per la sicurezza dei robot
  • Istituire il diritto alla disconnessione
  • Estendere le tutele anche al lavoro da remoto e su piattaforma

Formazione, ricerca e partecipazione attiva

Per affrontare le sfide future è fondamentale:

  • Formare lavoratori e datori di lavoro all’uso sicuro delle nuove tecnologie
  • Promuovere la ricerca sugli impatti a lungo termine delle innovazioni digitali
  • Coinvolgere i lavoratori nella progettazione e nel monitoraggio dei sistemi digitali
  • Integrare l’analisi predittiva con la valutazione umana dei rischi

Conclusioni

La digitalizzazione, se ben gestita, può contribuire a creare ambienti di lavoro più sicuri, più sani e più sostenibili. Occorre però adottare un approccio collaborativo, lungimirante e centrato sulle persone, valorizzando le competenze digitali e la partecipazione attiva

Per approfondire:
Leggi il rapporto ufficiale dell’OIL:
Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro – ILO, 2024 (versione italiana)
EU-OSHA – Campagna 2023-25 “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”