Poco meno di un anno fa, il Presidente del consiglio annunciava la necessità di un lockdown. E così
i media regalavano un nuovo termine al dizionario di uso quotidiano, che ben presto è andato a
rimpiazzare il già desueto termine di “quarantena” che, invece, nel suo significato di purificazione,
a pensarci proprio bene, risulta più consono che mai. La chiusura forzata ha regalato agli italiani,
e non solo, una vera e propria purificazione culturale. Più tempo per la famiglia, per gli affetti,
per sistemare casa, cucinare e riscoprire il rituale e la qualità del pranzo, come momento per fare
famiglia. Certo, chi ha vissuto in un contesto familiare è stato senza dubbio più fortunato di chi, invece, vivendo in solitudine, si è visto più perso all’interno delle mura domestiche. Ma indipendentemente dalla condizione familiare, sociale, culturale ed economica, ogni individuo ha potuto godere
di un tempo decisamente maggiore per la propria cultura, che si trattasse di lettura, arte, musica,
notizie o altro. I media sono stati la chiave di costante apertura del “sé” e del mondo esterno, senza
dubbio meno produttivo del solito dal punto di vista economico, ma estremamente più fertile culturalmente. Ha preso vita, così, quasi inconsapevolmente, un processo di purificazione ambientale,
sociale e culturale. Una quarantena intesa come isolamento purificatorio per evitare contagi, in cui
ognuno ha avuto fatto in qualche modo i suoi esercizi spirituali ed una scrematura del superfluo. In
questo frangente, le nuove tecnologie sono state di grande aiuto e conforto.
Lo dimostra un incremento esponenziale del traffico dati, fatto di videochiamate, email, streaming,
ma soprattutto FAD.
Come confermato da una ricerca effettuata dall’agenzia emiliana Creative keys in una indagine
condotta nel mese di maggio 2020, che ha avuto un periodo di rilevazione di circa 4 settimane, la
cittadinanza digitale ha riscontrato una massiccia offerta culturale a tal punto che 1 persona su 3,
si è sentita sopraffatta dall’abbondante proposta culturale. Una sana socializzazione verbale, un
lavoro più lento, la lettura, ma soprattutto la formazione.
La FAD destinata agli adulti, al di fuori di percorsi accademici, secondo la ricerca, ha visto una crescita esponenziale a dir poco sorprendente. Ancor più sorprendente è stata l’elevata fruizione di corsi
proposti in modalità asincrona, specialmente in corsi strutturati, densi di materiali e informazioni,
come già prima del lockdown. La modalità live è stata invece preferita esclusivamente per la realizzazione di webinar, incontri aziendali e appuntamenti commerciali, come espressione della volontà
di enti e organizzazioni di rimanere visibili nel periodo di stasi di molte attività o di raggiungere
clienti vecchi e nuovi approfittando della maggiore disponibilità di tempo di questi ultimi. Il campo
della formazione, che si tratti di apprendimento, dunque, non si è mai fermato, ed in controtendenza a quello produttivo ha visto il suo boom con un incremento di proposte per adulti, che hanno
avuto la grande opportunità di dedicarsi ad una concreta crescita professionale.

In sintesi possiamo affermare con certezza che le aziende e le persone tecnologicamente dotate hanno goduto di un vantaggio. Nel mare della formazione a distanza, una baia di approdo felice è senza dubbio il portale FAD nel Network GTC. Una piattaforma agile, snella e ricca di contenuti destinati alla crescita accademica e professionale.
Il ventaglio di corsi, in modalità asincrona, è davvero ampio e contempla esclusivamente corsi riconosciuti e certificati. Si va da quelli destinati a chi intende acquisire punteggio nel mondo scolastico ATA, ai corsi per il conseguimento del titolo di Responsabile Privacy.
Non mancano i percorsi per il personale sanitario medico e paramedico, per i tecnici e per chiunque abbia la necessità di acquisire crediti formativi. E chi invece è già formato e possiede un curriculum di tutto rispetto ha la grande possibilità di certificare le proprie competenze, conferendo una maggiore autorevolezza alle
proprie skills.

 

luca esposito