Riprendono in aula i corsi di formazione: il vademecum
Ecco un vademecum che riguarda le “attività formative da realizzare nei diversi contesti (aula, laboratori e imprese) compresi gli esami finali (teorici e/o pratici), le attività di verifica, di accompagnamento, tutoraggio e orientamento in gruppo e individuali”. I corsi di formazione dovranno prevedere, dunque, le seguenti regole:
- Sarà necessario innanzitutto predisporre una adeguata informazione, in più lingue, sulle misure di prevenzione adottate dalla singola organizzazione.
- Obbligatoria la rilevazione della temperatura e vietato l’accesso a chi ha più di 37,5°
- Disponibilità di igienizzanti per le mani soprattutto all’ingresso e all’uscita ed in prossimità dei servizi igienici.
- Conservazione per almeno 14 giorni delle presenze ai corsi per consentire eventuale tracciamento da parte delle autorità sanitarie.
- Organizzazione delle attività in gruppi il più possibile omogenei (es. utenti frequentanti il medesimo intervento; utenti della stessa azienda) e solo in subordine organizzare attività per gruppo promiscui.
- Privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni per eventuali esercitazioni pratiche.
- Assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, da aumentare ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio.
- Uso costante della mascherina per tutta la durata delle attività. Per i docenti possibile la visiera. La loro postazione dovrà essere ad almeno due metri di distanza da quella dei discenti. Ovviamente nelle attività pratiche dovranno essere utilizzati, se previsti, gli ordinari dispositivi di protezione.
- Gli ambienti dovranno essere disinfettati ad ogni cambio turno, così come eventuali strumenti ed attrezzature di uso comune.
- E’ obbligatorio, salvo condizioni metereologiche avverse, mantenere aperte porte, finestre e vetrate per favorire il ricambio d’aria. Dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. Nel caso di utilizzo di condizionatori dovrà essere esclusa la funzione di riciclo interno dell’aria, a meno che non sia tecnicamente impossibile.
- Va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.